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Le 10 Processioni del Venerdì Santo da vedere

Vagamondo Travel Blog
Pubblicato da in Articoli blog · 8 Aprile 2017
Tags: passionecristovenerdisantoitaliapasqua

Passione di Cristo

Venerdì Santo, il momento più emozionante della Settimana Santa, tra preghiere e festose celebrazioni: le processioni.


Pasqua, oltre al buon cibo, è tempo anche di gite fuori porta alla scoperta di borghi bellissimi, alla ricerca di emozioni, storia, poesia, meditazione e preghiera. La Via Crucis del Venerdì Santo, consiste nel passare in processione e nel meditare davanti ad una serie di croci accompagnate dalle immagini che raffigurano gli episodi della Passione. La parola “Passione” proviene dal latino "Passio, Passionis", che deriva da "Pati", che significa soffrire. Nella religione cristiana la Passione è attribuita al complesso di sofferenze e dei tormenti patiti fino alla morte, sulla croce, da Gesù Cristo. Ed è proprio il Venerdì della Settimana Santa il giorno tradizionalmente considerato della Passione.


Ecco la nostra classifica delle Processioni del Venerdì Santo più belle d'Italia:

1. Assisi – Umbria

Processione Assisi – Umbria

La Processione del Cristo Morto che si tiene ad Assisi, la città di San Francesco, in provincia di Perugia, è imponente e molto emozionante. Ha un prologo il giovedì sera, nella Cattedrale di San Rufino, dove si svolge il rito della "scavigliazione" e cioè dello schiodamento della statua lignea dalla croce. Nella mattinata del Venerdì Santo, la statua del Cristo è trasportata dalla Cattedrale fino al Convento di San Francesco, con tre soste ai Monasteri di Clausura, mentre in serata si svolge la processione vera e propria.




2. Enna - Sicilia

Processione Enna - Sicilia

La prima Processione del Venerdì Santo a Enna è datata 1261, da antiche tradizioni di origine spagnola, e rappresenta uno degli eventi più importanti della città che ogni anno attrae migliaia di turisti. Per la passione di Cristo, sfilano circa 2.500 confrati incappucciati, che portano i fercoli processionali con statue di Gesù Morto e della Madonna Addolorata. Il corteo è accompagnato dalle note di diverse marce funebri, il che rende tutto molto suggestivo. La Settimana Santa a Enna è un bene protetto dall’UNESCO.




3. Orte - Lazio

Processione Orte - Lazio

La Processione Pasquale di Orte è nota per essere particolarmente commovente. La più antica in Italia e dagli inizi del 1200 non ha mai cambiamenti: un corteo mesto e devoto che accompagna il Cristo alla sua sepoltura. Organizzata dalle Confraternite Riunite di Orte, la processione è solo fede e preghiera. Tutta la città è al buio con solo la luce delle fiaccole che illuminano il passaggio dei confratelli. Il silenzio è rotto dallo strascico delle pesanti catene legate ai piedi scalzi dei cirenei, curvi sotto il peso di una pesante croce, a espiazione dei loro peccati. Sfila poi la bara del Cristo Morto, sorretta da quattordici uomini, e della Madonna Addolorata, trasportata da otto confratelli, illuminate entrambe da coppie di lampioni ai loro lati. Sfilano anche figure del Vangelo come la Veronica, la Maddalena, le tre Marie piangenti. Nella piazza della Libertà le confraternite si dispongono in un perimetro a forma di cuore e al centro è posta la bara di Cristo. Segue il canto del Miserere, un momento di preghiera e riflessione, poi il corteo prosegue per le strette vie cittadine. L’arrivo alla chiesa Madre è accompagnato dal canto della “Stabat Mater”, componimento poetico musicale liturgico di meditazione sulle sofferenze di Maria, madre di Gesù, durante la crocifissione e la Passione di Cristo. Al termine della processione, è spezzato il pane del Venerdì Santo e diviso fra tutti i partecipanti in segno di condivisione. Una processione che induce a un intimo e silenzioso raccoglimento che, oggi come mille anni fa, emoziona e unisce i fedeli nel giorno del venerdì della Settimana Santa.




4. Savona - Liguria

Processione Savona - Liguria

La Processione Pasquale a Savona si svolge per le vie del centro cittadino ed è organizzata da sei Confraternite risalenti al Medioevo, ovvero all'epoca dei flagellanti del Duecento. Durante la processione sono portate a spalla quindici casse lignee delle sei confraternite savonesi. Si tratta di gruppi scultorei molto pesanti e rappresentanti i "misteri" della Passione e della Morte di Gesù. Durante la processione si può ammirare anche l'Arca della Reliquia della S. Croce di Gesù, sormontata dal baldacchino in un trionfo di oro e di argento. Uno dei punti di forza di tutta la Processione è la presenza di alcuni gruppi musicali che eseguono melodie di Passione. All’evento prendono parte ogni anno circa 1.500 persone e vi assistono circa 40.000 spettatori.




5. Procida - Campania

Processione Procida - Campania

Sull’isola l’evento pasquale è molto sentito e i suoi abitanti entrano nel clima diverse settimane prima, con la preparazione dei "Misteri", ovvero delle rappresentazioni iconiche della vita di Gesù Cristo. Questi sono costruiti con passione e originalità dai più giovani, unendo sapientemente: gesso, foglie, rami, manichini, cartapesta e legna, così da realizzare dei caratteristici carri. Dalla creazione alla rappresentazione di Gesù nell’orto degli ulivi, dall’episodio della Samaritana al pozzo, al tradimento di Giuda, fino all’ultima cena. I Misteri sono portati nella notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo sulla Terra Murata, ovvero sul punto di partenza della sfilata, che inizia alle prime luci dell’alba e che termina a Marina Grande, dopo aver percorso le principali stradine dell’isola.




6. Barile - Basilicata

Processione Barile - Basilicata

A Barile, un piccolo centro nella provincia di Potenza, ogni anno in occasione del Venerdì Santo, seguendo un’antica tradizione secolare, si svolge una "Sacra Rappresentazione" animata da numerosi personaggi viventi, impegnando diversi cittadini nella rappresentazione religiosa del calvario e della morte di Gesù Cristo. Il corteo è particolarmente emozionante e coinvolge tutti i personaggi legati alla vicenda della passione di Cristo. La rappresentazione si snoda per ben cinque chilometri, capeggiata da tre centurioni a cavallo e da tre bambine vestite di bianco, che simboleggiano le tre Marie. Assieme alle scene più drammatiche, si possono apprezzare personaggi che conservano fedelmente le descrizioni bibliche. Nella rappresentazione sono coinvolte circa 126 persone di età differente, organizzate in 25 gruppi, che percorrono per quattro ore le vie del paese.




7. Radicofani - Toscana

Processione Radicofani - Toscana

La Processione Pasquale di Radicofani è una delle più antiche e incantevoli della Toscana. Questa inizia la sera del Giovedì Santo, con una messa che rievoca l'ultima cena e l'apertura del sepolcro del Cristo. Segue la processione di penitenza nota come "buia", che commemora la Morte di Gesù. La processione del venerdì santo, composta dagli scalzi con abito nero che portano la grande Croce e grandi Lampioni, i confratelli di S. Agata in rosso, la Confraternita del Carmelo, la confraternita dell'Addolorata, la statua di Gesù morto con il grande Baldacchino portato dai confratelli della Misericordia in nero e la statua di Maria Addolorata portata dai confratelli del S. S. Sacramento in bianco, inizia in serata con partenza dalla Chiesa di San Pietro e raggiunge il suo apice con l'arrivo alla Chiesa di Sant'Agata, dove avviene l'adorazione del “Calvario illuminato”. Questo, costruito attorno allo splendido altare di Andrea Della Robbia, una parete di bosso arricchita di 750 luminarie che rendono il tutto uno spettacolo unico! La pia pratica dell'Adorazione del Cristo Morto è regolata da norme, divisi per confraternita, due confratelli alla volta percorrono la navata inginocchiandosi tre volte nel percorso e poi baciano le statue di Gesù morto e della Madonna Addolorata, tutto questo mentre il coro canta antichi testi latini.




8. Sulmona - Abruzzo

Processione Sulmona - Abruzzo

La Settimana Santa a Sulmona è costituita da una serie di riti religiosi che vanno dal lunedì Santo alla Domenica di Pasqua. L’origine della Settimana Santa di Sulmona è molto antica, risale presumibilmente all'epoca medioevale e si sviluppò notevolmente nel periodo barocco grazie anche alle due Confraternite che ancor oggi organizzano le cerimonie: la Trinità (chiesa della Trinità) e S. Maria di Loreto (chiesa di S.Maria della Tomba). I riti di Sulmona sono molto conosciuti anche al di fuori dell'Italia e beneficiano sempre di una grande partecipazione da parte dei fedeli. I confratelli dell'Arciconfraternita della SS. Trinità indossano un vistoso saio rosso porpora con pettorina bianca e cingolo rosso, simbolo di costrizione e umiltà. Sfilano lungo le vie del centro in un corteo processionale suddiviso in vari settori. Il cuore della processione è costituito dal coro, composto di oltre 110 elementi che intonano varie versioni del Miserere e altri canti sacri.




9. Sassari - Sardegna

Processione Sassari - Sardegna

I riti della Settimana Santa a Sassari, di grande richiamo turistico, rappresentano i momenti più espressivi della vita di Gesù Cristo, descritti nei Vangeli, dal suo arresto da parte dei romani alla Resurrezione.
Le Confraternite si occupano dell’organizzazione delle spettacolari processioni che si sviluppano per le strade del centro storico al ritmo dei tamburi. Il Venerdì Santo rappresenta uno dei momenti più alti di devozione per la città, con innumerevoli residenti che partecipano alla processione con visita ai sepolcri per le vie del centro storico con i simulacri della Vergine Addolorata e del Cristo Crocifisso, di tradizione spagnola, con la partecipazione delle Confraternite e dei penitenti incappucciati nel tipico saio bianco, accompagnate da arcaiche e struggenti melodie dei cori che portano il simulacro della Madonna Addolorata dalla Chiesa di Sant'Antonio a San Giacomo e poi al Duomo, dove si celebra la Santa Messa.




10. Nocera Terinese - Calabria

Processione Nocera Terinese - Calabria

Nell'ambito delle celebrazioni liturgiche nei giorni che precedono la Pasqua a Nocera Terinese, in provincia di Catanzaro, una tradizione locale ancora oggi particolarmente sentita è quella costituita dalla lunga processione funebre del Sabato Santo, che ripropone il “rito dei vattienti”, eredi, forse, della tradizione medievale dei disciplinati, che esprimono la loro partecipazione al lutto collettivo attraverso una pubblica autoflagellazione con un’intenzionale effusione di sangue. I "Vattienti" si torturano pubblicamente colpendosi le gambe con uno strumento chiamato il "Cardo", un sughero che porta infissi tredici frammenti di vetro. Come se non bastasse, cinti il capo con una corona di spine, si versano sulle ferite una mistura composta da vino e aceto che disinfetta, ma ritarda la rimarginazione delle ferite. Seguono la processione della Madonna che regge il Cristo. Il rituale penitenziale, ma anche spettacolare, praticato in segno di devozione o di voto per una grazia chiesta o ricevuta davanti al gruppo ligneo della Pietà. Nonostante i numerosi tentativi di proibizione da parte delle autorità ecclesiastiche, resiste e si ripete ogni anno, seguendo un rituale articolato e scandito secondo modalità consolidate da un’antica tradizione culturale condivisa e seguita da tutta la comunità che esprime la sua partecipazione corale al dolore di una madre per la morte del figlio.




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